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Immagine del redattoreRedazione Ekobonus

Il report dell'European Construction Sector Observatory sul Superbonus 110%


A livello europeo il Superbonus 110% viene apprezzato con pieni voti con 4 punti su 5 di valutazione dall'European Construction Sector Observatory: il punteggio si basa sull'alto volume di domande presentate e approvate e sull’assegnazione già avvenuta del budget (71% delle risorse complessive). Lo studio specifica che a fine novembre 2021, erano state presentate quasi 70.000 domande, per investimenti pari a quasi 12 miliardi di euro e un costo totale per lo Stato Italiano di 13,1 miliardi di euro (cioè il 110% del costo di investimento). Dal lancio della misura, quasi tre quarti (71%) del budget complessivo è già stato assegnato. Nonostante il successo, tuttavia, sono state evidenziate alcune criticità che presentano margini di miglioramento. In particolare, guardando al futuro, sono cinque le raccomandazioni suggerite per contribuire a migliorare la portata e l'impatto del Superbonus 110%: 1. Tempi di attuazione I termini di attuazione degli incentivi dovrebbero essere estesi, per dare tempo sufficiente a chi usfuruisce delle agevolazioni di completare gli interventi approvati e ricevere i rimborsi.



2. Campo di applicazione degli incentivi Il Superbonus dovrebbe essere esteso a una gamma più ampia tipologie edilizie, piuttosto che limitare l'incentivo a categorie specifiche. 3. Semplificazione comunicazioni e procedure Lo schema del Superbonus dovrebbe essere ulteriormente semplificato per renderlo più facile a beneficio di privati e piccole imprese. 4. Costi di progettazione Bisognerebbe prendere in considerazione di includere tra gli incentivi anche i costi preliminari, come quelli di fattibilità e progettazione 5. Revisione requisiti di accesso


L’attuale salto di 2 classi energetiche non sembrerebbe la migliore misura in termini di afficacia, mentre un approccio migliore potrebbe essere quella orientata alla riduzione del fabbisogno energetico.



Sicuramente importante sarebbe anche tenere conto della spesa e della sostenibilità delle misure, in modo da assicurare che il rapporto tra costi/benefici sia positivo per i contribuenti.

Il quadro d'insieme della norma italiana potrebbe essere trasposto in un’altra nazione UE, adattando aliquota e budget a disposizione al contesto di riferimento.



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